Torino 1902 – Bordighera (IM) 1962
Mario Cavalla pittore ligure
Mario Cavalla figlio d’arte e fanciullo prodigio, all’età di otto anni riesce a impressionare il pittore torinese Giacomo Grosso che per incoraggiarlo gli acquista due dipinti.
Si forma artisticamente presso l’Accademia Albertina di Torino sotto la guida del padre Giuseppe Cavalla, di Andrea Marchisio e di Cesare Ferro.
Nel corso del triennio venne presso premiato con menzioni onorevoli e alla fine del terzo corso usufruisce di una lauta borsa di studio.
Effettua un breve viaggio a Roma e successivamente lavora con il pittore Gino Mazzoli a Casale Monferrato.
Nel 1924 giunge a Bordighera ove prende alloggio presso l’albergo Piccolo Lord. Stringe amicizia con Giuseppe Balbo, con cui intorno al 1931 intraprende un lungo viaggio di studio attraverso l’Europa fino all’Africa nord occidentale. Il viaggio protratto fino al 1935 termina ad Algeri ove le autorità locali sequestrano il camper che i due amici avevano battezzato “Caba” utilizzando le iniziali dei loro cognomi.
Nel 1938 è documentata la sua presenza in Albania a Tirana dove esegue decorazioni nel Palazzo Reale.
Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale vive per qualche tempo a Sturla: molte opere del breve soggiorno genovese portano la firma “Cavalin” probabilmente utilizzata per liberarsi da una certa forma di sudditanza psicologica nei confronti del padre.
Tornato a Bordighera nel 1959 Mario Cavalla vi muore qualche anno dopo in solitudine.