La Spezia 1913 – 2001
Guglielmo Carro pittore e scultore ligure
Guglielmo Carro studiò con Enrico Carmassi (1898–1976) , diplomatosi nel 1934 all’Accademia di Carrara sotto la guida di Arturo Dazzi lavora con il padre alla decorazione plastica di alcune opere architettoniche, per poi iniziare, intorno alla metà degli anni Trenta, la sua attività espositiva.
Per molti anni, sino al 1978, è stato titolare della cattedra di “figura modellata e ornato modellato” al Liceo artistico di Carrara.
Di lui si ricordano le mostre con il “Gruppo dei Sette“, nel 1948 alla Spezia e nel 1949 a Lerici e a Milano; la presenza al premio nazionale di pittura “Golfo della Spezia” dal 1953 al 1961 e nel 1965, e alla Quadriennale di Roma nel 1956 e nel 1959.
Inoltre la “Mostra del Mare” a Genova nel 1935, la “Mostra Nazionale” di Napoli nel 1936, la “Mostra degli artisti in guerra” a Roma nel 1942 ed il “Premio di scultura” a Carrara nel 1957 e nel 1961.
Opere di Carro sono state esposte all’allora istituendo Museo diocesano per il “Giubileo degli artisti” (2000) e per la rassegna del “Sacro” (2001). Due ampie retrospettive vennero poi allestite nel 2002 nella Fortezza Firmafede di Sarzana e, alla Spezia, nella Palazzina delle Arti.
Autore di numerosi ritratti di impronta realista e di opere a carattere religioso per le chiese di La Spezia e provincia, nel dopoguerra comincia a dedicarsi anche all’attività pittorica, aderendo per un breve periodo al cosiddetto “Gruppo dei Sette” formatosi a La Spezia nel 1946, nell`’ambito delle ricerche di astrazione naturalistica.
È stato un artista di carattere schivo, sostenuto da una ricca e profonda cultura e che ha interpretato con uguale partecipazione sia temi sacri sia altri di diverso contenuto.