Sanremo (IM) 1829 – Serra Riccò (GE) 1912

Domenico Carli scultore ligure

Domenico Carli iniziò la sua attività di indoratore proprio nella sua città natale.
Trasferitosi a Genova nella bottega di un certo Perasso intagliatore di legno, si dedicò alla scultura frequentando anche i corsi dell’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Infine si perfezionò a Roma nello studio di Salvatore Revelli.
La sua attività più conosciuta fu quella funeraria che gli procurò fama anche all’estero: molti cimiteri liguri posseggono sue opere a cominciare da Staglieno: tombe Pessale, monumento Brichetto, tomba Ferrari, tombe Lanfranchi e Pisano. 
Notevole anche la sua produzione ritrattistica e religiosa con opere significative: l’immacolata a Staglieno, San Pietro alla chiesa del l’immacolata a Genova, l’altare del Santuario del Sacro Cuore di Bussana , le due grandi statue di gesso Ester e Giuditta per il Santuario della Madonna della Costa, il Cristo Morto esposto a Torino nel 1898 oltre a varie decorazioni per la Cattedrale di San Lorenzo a Genova. 
La Società Promotrice di belle arti di Genova lo premiò nell’esposizione del 1865 per tre lavori : il ritratto di Caffaro commissione di Sua altezza reale principe Oddone, il ritratto del re Vittorio Emanuele II e Cristoforo Colombo.
A Sanremo eseguì degli altri busti in bronzo tra cui il re Vittorio Emanuele II e la stella d’Italia, eseguì inoltre il busto del dottor Onetti e della sua consorte.
Fu autore di numerose commissioni per l’estero spedendo monumenti celebrativi in Russia, Uruguay e Guatemala.
Le sue opere sono caratterizzate da un puntiglioso realismo ma sovente, rivelano l’origine classica dei modelli.

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