Torino 1847 – 1903
Luigi Cantù pittore che ha operato in Liguria
Luigi Cantù si forma privatamente con Andrea Gastaldi, Felice Cerruti, Lorenzo Delleani e Francesco Gamba.
Abile disegnatore, realizza soprattutto pastelli e acquerelli.
Per molti anni è impegnato nell’illustrazione di testi scientifici di zoologia, botanica e archeologia; nel 1888 illustra il calendario con i versi del suo caro amico Alberto Arnulfi.
L’artista è presente alle Promotrici torinesi dal 1871 al 1884, e al Circolo degli Artisti, fino al 1896.
E’ autore di soggetti di genere (Libertà concessa e invidiata, scelto dalla Duchessa di Genova all’esposizione del 1874; Melanconia, Studio di donna), ritratti e delicati paesaggi, dove illustra scorci del Torinese (Una via di Rivoli, 1871, acquistato dal Duca di Genova; Alpignano, 1872); delle Valli di Lanzo (Migliere, Val Grande di Lanzo; Presso Pialpetta, 1886) e delle coste della Riviera di Levante (Mattino a Rapallo, 1880; Scogliere di Paraggi presso Santa Margherita, 1881; A Portofino, 1887).
La sua maggiore notorietà si deve, tuttavia, all’attività di miniaturista e autore di pergamene, di gusto neorinascimentale di stampo tardo ottocentesco: fra queste possiamo citare quella dedicata al re, in occasione della visita ai malati di colera a Busca e Napoli, e quella dipinta in occasione del matrimonio della Duchessa d’Aosta.
Cantù crea anche motivi araldici, stemmi e fregi: per Antonio Manno illustra Origine e variazioni dello stemma di Savoia.
L’artista nel 1899 ideava una medaglia, poi modellata da Rubino, per i compagni d’armi di Vittorio Emanuele II, in occasione delle feste per il monumento al sovrano.
Cantù, che è anche restauratore, segretario ed economo della Regia Pinacoteca, ottiene importanti riconoscimenti tra gli altri Cavaliere della Corona d’Italia nel 1884; é poi anche appassionato fotografo, specializzato nella riproduzione di opere d’arte: vicepresidente della commissione della sezione fotografica all’Esposizione Nazionale di Torino del 1898, é fra i promotori del Primo Congresso Nazionale di Fotografia e, nel 1899, socio fondatore della Società Fotografica Subalpina.