La Spezia 1886 – Torino 1954

Giuseppe Bodrato pittore ligure

Giuseppe Bodrato nato alla Spezia e vissuto a Genova, dove esordì nella Promotrice del 1915 (Veduta da Corso Carbonara, Ritratto del Cavalier Grillo, San Lorenzo) ed a quella del 1919 ospitata nell’autorevole Palazzo Bianco, con l’opera San Gregorio.Venezia.

Rassegna molto importante che allineava, tra gli altri, dipinti di pittori di elevata considerazione come Giuseppe Cominetti, Aurelio Craffonara, Pietro Dodero, Alberto H.Gagliardo, Pietro Gaudenzi, Guido Meineri, Giuseppe Pennasilico e Armando Vassallo.
Persona riflessiva, di vasta cultura, con amicizie di rilievo tra letterati e uomini di scienza, Bodrato conseguì il diploma in Disegno e Architettura all’Accademia di Modena e mantenne uno stile di vita quanto mai riservato.
Docente all’Istituto Industriale “G.Galilei” del capoluogo ligure si fece stimare come pittore, scultore, acquarellista, ottimo medaglista ed eccellente incisore, tecnica che lo vide primeggiare.
Per l’artista l’acquaforte “trattata con tecnica particolare e personale era tutta armonia, tutta delicatezza, tutta raffinatezza”, così ne parla Rocchiero, sottolineando la maestria di Bodrato nel creare “atmosfere silenti, rarefatte e cristalline, ottenute con straordinari segni, più intuibili che accertabili”.
Altrettanto efficace è il tratto che caratterizza le incisioni sul paesaggio, stampate con meticolosa cura sull’antico torchio di proprietà, ma anche quelle su altri temi, quali gli alberi e gli animali.
In non pochi acquerelli l’esperto Bodrato ha fissato ameni scorci di Genova e delle Riviere Liguri, della campagna piemontese e lombarda, di Pisa, Firenze e Venezia.
Era solito dire che “le opere in sé devono dire molto meglio di qualunque tentativo a spremere didascalie”.
La biografia dell’artista lo segnala, inoltre, come ottimo scultore.
A lui si devono iscrizioni marmoree, ritratti in bronzo, nonché la targa per i Caduti, collocata nel Palazzo San Giorgio a Genova, città più volte documentata con sentimenti di affetto in acqueforti nelle quali si ritrova “la Genova dall’asciutta bellezza architettonica medievale”.
Molto noto anche per la sua produzione come medaglista: collaborò e realizzò infatti celebri medaglie per le Ditte Filippo e Michele Lorioli di Milano (“Genova e Mussolini”) e Ferrea di Genova (“Durand de la Penne”).
Giuseppe Bodrato si considerava, scrive Sabrina Matteucci, “uno spirito libero nel pensiero, nell’arte e nella vita e voleva che la sua mente fosse una finestra aperta sul mondo”.
Nel maggio del 1975, con una mostra postuma dedicata all’opera incisoria, l’Accademia Ligustica di Genova celebrò la testimonianza artistica e didattica di Bodrato, evidenziandone con l’elevato magistero umano la non comune professionalità tecnica, che gli consentì di raggiungere “risultati di straordinaria efficacia espressiva ed autentiche invenzioni”.
Nel 2015 è stato organizzato dall’ UCAI (Unione Cattolica Artisti Italiani) al Circolo culturale Del Santo di La Spezia una esaustiva mostra antologica.

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