Savona 1929 – Varazze (SV) 1985
Bruno Bini pittore ligure
Bruno Bini ha provveduto alla sua formazione con un lungo soggiorno a Firenze e frequentando alcuni notissimi artisti italiani coi quali ha potuto spartire non tanto l’anelito della ricerca, quanto la sua fondamentale concezione lirico figurativa della pittura.
Nel 1953 espone alla Promotrice Belle Arti di Torino, nel ’55 al Premio San Fedele di Milano; nel ’57 al Premio Albisola a cui seguono varie partecipazioni a Mostre Regionali, Nazionale e Internazionali, fino alla Biennale Romana del ’69.
“Se nel mondo contemporaneo molti illusi cerebrali, vanno conclamando la morte dell’arte, la salvezza, come sempre, ci viene dalla provincia.
E’ il caso di Bruno Bini un artista quarantenne che entra oggi nella sua alta stagione dopo un quarto di Secolo di pittura – pittura.
E’ un lirico, struggente, inventore di forme e colori, di figurini e di cose e di case, di mare e di cielo che, saldamente ancorato alla più limpida tradizione figurativa ci racconta il mondo, il “suo” mondo con personalissima voce” (Pennone, 1972).
“Bruno Bini sta vivendo la stagione magica della maturità, che unisce e fonde le esperienze umane a quelle d’artista. Ha cinquant’anni con al suo attivo una milizia d’arte ormai trentennale.
Le sue esposizioni nel mondo difficile,non privo di contrasti, delle mostre liguri risalgono agli anni 1952/1953. In breve la sua area come pittore si allarga, è presente nelle rassegne regionali, nazionali ed all’estero. La Biennale Romana del 1969 corona questo ciclo intenso di attività alla ricerca di una particolare individualità, come pittore, come artista, come uomo.
Figurativo, nella dimensione classica del termine, Bruno Bini tende a risolvere il problema della rappresentazione, che si pone ad ogni pittore, in una aderenza cromatica al soggetto: sia paesaggio, sia natura morta, sia figura.
Dà vita ad un modulo figurativo vario, elastico, vibrante di accensioni coloristiche nella sua linea di sviluppo. Una pittura, dunque, di qualità, che ha il privilegio raro di evitare in partenza lo schema della formula ripetitiva monotona, applicativa per pigrizia mentale e scarsità di vena ispirativa.
L’alto livello raggiunto non tarda ad ottenere riscontro in una serie di riconoscimenti nelle più prestigiose rassegne in Italia ed all’Estero. La critica più qualificata è stata larga di consensi nei confronti delle opere esposte in questo lungo arco di attività trentennale, che approda, ora, alla pienezza di un linguaggio figurativo, cromatico, interpretativo di sicuro segno” (Carlo De Benedetti, 1981).
La sua pittura costruita con una tavolozza chiara e luminosa, è mediata dalle lezioni tipicamente savonesi di Eso Peluzzi e Giovanni Battista De Salvo, tra i più celebri pittori del ponente ligure.
Molti sono stati e premi e riconoscimenti dal Premio Finale Ligure 1962 premiato; I Premio Internazionale di Pittura “Città di Vicenza 1974”; Premio Nazionale di Pittura “Isola d’Elba” Portoferraio 1974; Gran Trofeo “A.C.M.P.S.” d’Oro 1974 (Milano); Concorso d’Arte 1975 “Spotorno I premio Internazionale”Trofeo Durer” Milano 1975 ; I Premio Internazionale di Pittura ” Città di Reggio” 1975; IV Premio Internazionale “II Pavone d’Oro”1974 e 75 (invitato); I concorso Internazionale “Accademia 76” Milano (invitato); Premio “Capri” 1978; Premio Internazionale “Europa”; Premio “Salvator Rosa” premiato con Leone d’Oro – Roma 1980; invitato a Savona “Rassegna di Grafica Contemporanea” 1981; Premio Rassegna di Pittura Savonese Contemporanea Celle Ligure 1981; Presenze artistiche nel Savonese Varazze 1985.
Bruno Bini ha opere in collezioni pubbliche e private, in Italia e all’estero.