Castelboglione  (AT)  1908  – Albisola Superiore (SV) 1977

Ercole Bianchi pittore e ceramista ligure

Ercole Bianchi  fratello di Ego, la sua attività di bancario non gli ha impedito di dedicarsi con successo all’arte.
Pittore autodidatta, ha sempre condotto il suo linguaggio verso cadenze di larghe strutturazioni cromatiche.
La geometria come ritmo ed ordine compositivo ha dato all’artista i mezzi espressivi per una ricerca puramente tonale e di contrasto e quindi la vitalità a certi suoi rapporti naturalistici.
Bianchi ha esposto a Savona, Mondovì, Biella, Bra, Torino ed Albisola.
Ha lavorato in varie città dedicandosi anche alla ceramica, ha conseguito premi e distinzioni a manifestazioni regionali.
Ercole Bianchi ha notevolmente arricchito i suoi temi.
I muri, le case cadenti e muffite, non sono più passivo soggetto di esercitazione stilistica e tecnica da condurre fino all’estenuazione.
Ha dato spazio e aria alla sua pittura.
I muri sono divenuti cortili, scorci, realizzati con più immediata partecipazione alla realtà, alla quale si è ricondotto, forte dell’esperienza tecnica compiuta, in modo pacato e disteso.
Pensiamo soprattutto, nel dir questo, al gruppo di case attraversato da un’avara luce che mai giunge al fondo; pensiamo alla dura materia, sottolineata dai timbrati toni bianchi,idi un altro suo cortile: la scena nella quale vivono uomini.
Come ceramista negli anni Sessanta collabora, con l’incarico di direttore artistico, presso la manifattura per la produzione di ceramiche “Pastorino Ceramiche” in Albisola Superiore.
Nel 1951 è invitato ad esporre i suoi lavori alla Quadriennale d’Arte di Torino.
Dall’inizio degli anni Ottanta collabora, da indipendente, con la manifattura “Casa dell’Arte” di Danilo Trogu.

Galleria