Bonassola (SP) 1921 –
Angelo Bernardin pittore ligure
Angelo Bernardin si è avviato all’arte frequentando, prima, la scuola di nudo dell’ Accademia di Belle Arti di Carrara, dopo, gli studi del Grosso di Genova, espositore dei Salons parigini e delle Biennali veneziane, e del Bocca di Vigevano, valente ritrattista ed apprezzato calcografo.
Pratica la grafica, trattando prevalentemente la figura, e la pittura oli cavalletto trattando principalmente il paese, la marina e la natura.
Ha esordito partecipando alla Mostra internazionale Europa Arte 1967 ed ha ordinato la sua prima mostra personale a Bonassola nel 1968.
In questo delizioso angolo della Riviera Ligure ha conosciuto e studiato le cose d’arte dello scultore Baroni, del pittore Discovolo, del marinista Grosso, del ritrattista Bocca, successivamente ha partecipato alle mostre della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente di Milano.
Ha inoltre esposto alla Mostra d’Arte della Sala Quattordici (Piacenza, 1967); alla Mostra Nazionale della Tavoletta (Napoli, 1967); alla Mostra di Pittura della Primavera Spezzina (La Spezia, 1968); alla Mostra del Centro cl’Arte Verritrè (Milano, 1969); alla Mostra Nazionale di Santagata dei Goti (Napoli, 1970); alla Rassegna dell’Arte Italiana (Roma, 1971); alla Mostra d’Arte del Circolo Artistico Tunnel (Genova, 1971); conseguendo anche segnalazioni e premiazioni di merito.
Hanno commentato l’opera di Angelo Bernardin, grafico e pittore, Carlo Bosco, pittore, ritrattista e calcografo; Carlo E. Bugatti, critico e monografista d’arte; Irene Cattaneo: scrittrice: poetessa, conferenziera; Ettore Cozzani, letterato fondatore della rivista “Eroica”; Stella Matalon, storica dell’arte; Giacomo Migone, critico, esperto.
Ha stretto rapporti con Enrico Paulucci, direttore dell’ Accademia Albertina e con Giacomo Picollo e Luigi Servolini.
Angelo Bernardin è stato iscritto al Sindacato Ligure Professioni Artistiche cli Genova ed alla Confederazione Generale Italiana Professionisti e Artisti di Roma.
E’ presente negli albi accademici dell’Accademia Tiberina e dell’Accademia dei Cinquecento per le Arti, Lettere Scienze e Cultura i Roma.
Nei paesaggi, della riviera e dell’entroterra, Angelo Bernardin dice pittoricamente, ancora una volta, gli aspetti, la poesia e la serenità della natura ligure.
Nei fiori, delle rocce e dei giardini, interpretati in sequenza di gamme tonali, interferenti armonicamente, risponde a particolari sollecitazioni di espansiva evocazione.
Nelle varie stesure sono rilevabili indicazioni di accentuazione emotiva e di ricerca espressiva, tendenti ad accrescersi nei soggetti qualitativamente prediletti dal pittore, operoso prevalentemente nell’ambiente bonassolese.
Il suo è un lirismo pacato, un verismo non sterile, un equilibrato dosaggio dei toni, gli accordi musicali dei colori, la spontaneità della sua tavolozza in periodo di rinnovamento estetico ad ogni costo, l’attaccamento sottomesso per l’opera della natura ai suoi valori, sono le premesse da riconoscere alle opere, se ci si vuole avvicinare ad esse con la mente libera ola preconcetti, sgombro da cerebralismi, da elucubrazioni metafisiche .