Strevi (AL) 1913 – Acqui Terme (AL) 2003

Cesare Balduzzi pittore e ceramista che ha operato in Liguria

Cesare Balduzzi ha vissuto a Genova nella sua gioventù dove ha coltivato la passione per l’arte; infatti terminati gli studi ordinari e tecnici si iscrive all’Accademia Ligustica di Belle Arti.
Allievo del pittore siciliano Vincenzo San Malato, esordisce con successo nel 1937 in un’importante mostra ordinata a Palazzo Rosso di Genova dove  la sua opera Ritratto di Alba viene premiata con medaglia d’oro.
Attento al linguaggio post-impressionista si dedica alla pittura di paesaggio ed alle nature morte con particolare predilezione per i soggetti floreali.
Le sue opere sono intrise di forte suggestione e partecipazione sentimentale, che sfociano in alcuni casi in serena malinconia, particolarmente evidente negli scorci acquesi realizzati a china.
Gli anni tranquilli e spensierati stanno finendo, l’accrescente aggressività tedesca in politica estera e le terribili leggi razziali stanno coinvolgendo anche l’Italia, Cesare trova rifugio nella pittura, senza mai  aderire  a vicende o idee politiche di quell’epoca, tanto meno lasciarsi influenzare da correnti di avanguardia o di estremismi di moda, per rimane sempre fedele a sé stesso.
Dopo i violenti bombardamenti su Genova, da parte degli inglesi, nell’autunno del 1942, lascia la città e si trasferisce ad Acqui Terme.
Cesare Balduzzi  nell’immediato dopoguerra apre una fornace di ceramica artistica che conduce fino al 1958 divenendo la prima la prima produzione nella storia della città termale.
L’attività è in società con Gianni Caneva ed assume la ragione sociale di Balduzzi&Caneva Ceramica Artistica.
Lo sguardo, ovviamente è rivolto alla vicina Albisola che in quegli anni è la grande capitale artistica internazionale.
Le decorazioni sono raffinate e dal gusto assimilabile allo stile “Novecento” e sono marcate solitamente B.C. Acqui.

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