Genova 1913 – Albisola (SV) 1989

Mario Anselmo ceramista ligure


Mario Anselmo
tredici anni comincia a lavorare come apprendista formatore presso la “M.G.A.”, fabbrica ceramica di proprietà della famiglia Mazzotti, e sotto la guida di Virio da Savona si avvicina all’arte di modellare la creta.
Amico di Tullio d’Albisola realizza, tra il 1930 e il 1940 circa, nei laboratori di Pozzo della Garitta della “M.G.A”, alcune interessanti opere futuriste, sia multipli che pezzi unici, ispirate a soggetti sportivi e all’elemento velocità, i cui disegni verranno esposti, a cura di Tullio d’Albisola, nel 1956 alla “ I Mostra Retrospettiva di Ceramica Futurista” organizzata ad Alba dal “Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista”.
Nel 1932 espone alcune ceramiche futuriste a soggetto sportivo alla mostra “Aeropittura-Arte Sacra Futurista” di La Spezia e, poco dopo, alla Mostra Futurista di Savona.

Nel 1934 espone alcune piastre maiolicate in bassorilievo di grande valore plastico, tra cui “Aerei”, alla mostra di Nizza.
Nello stesso anno partecipa alla I Mostra di Plastica Murale di Genova e nel 1935 espone alla mostra dei Littoriali d’Arte del GUF di Savona.
Nel 1937 parte volontario per l’Africa.
Mario Anselmo nel 1942 partecipa all’ultima edizione prima della guerra del Concorso Nazionale della Ceramica di Faenza.
Intorno al 1946-47 fonda, in società con Gino Berruti la “A.B.C.” (Anselmo Berruti Ceramiche) in via Spotorno ad Albisola Capo, dove rimane attivo fino al 1949.
Negli anni del secondo dopoguerra collabora anche con l’albisose “La Fenice”.
Nel 1954 partecipa, insieme ad altri artisti, alla mostra di scultura e ceramica organizzata dalla Galleria Sant’Andrea, di Silvio Sabatelli, a Savona.
Nel 1957, dopo aver collaborato con varie manifatture liguri e lombarde, apre, insieme alla moglie Rina Lorenza, già ceramista presso i Mazzotti e la “Casa dell’Arte”, una propria manifattura la “Anselmo Ceramiche”.
Negli anni Settanta lo troviamo insegnante alla Scuola Ceramica di Albisola.

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