Albenga (SV) 1914 – Genova 1998

Giovanni Battista Airaldi scultore ligure

Giovanni Battista Airaldi ha studiato a Genova e a Roma, e svolto accanto all’attività di scultore quella di insegnante presso le Scuole Civiche fino al 1977.
È stato inoltre insegnante presso il Seminario di Genova, membro della Commissione di Arte Sacra per l’Archidiocesi di Genova, membro della Commissione Edilizia del Comune di Genova, Cavaliere della Repubblica.
Scultore duttile e versatile, ha lavorato per oltre cinquant’anni in particolar modo a Genova ed in Liguria, dal 1936 quando partecipò alla II Mostra d’arte del giovane fascista , vincendo il terzo premio.
Nel 1938 partecipa alla IX Mostra lnterprovinciale d’Arte e comincia ad andare a Roma, dove frequenta i corsi presso l’Accademia di Belle Arti  e nel 1939 espone alla X Mostra lnterprovinciale d’Arte, nel 1952 è presente alla III Biennale Arte Sacra di Novara , nel 1956 partecipa alla Mostra Regionale d’arte Contemporanea,  nel  1984 è alla IV Biennale d’arte Sacra ed espone alla mostra Scultura a Genova dal  1950, nel  1986 espone alla IV  Mostra d’arte figurativa di Assisi  e nel 1987 è presente alla Mostra Scultori Genovesi ad Ingegneria ed espone alla I Biennale d’Arte Religiosa Contemporanea
Nel 1990 entra a far parte della Commissione Diocesana per i Beni Culturali.
Nella sua lunga attività ha sperimentato i materiali più diversi, dal marmo, al bronzo, alla ceramica al perspex, raggiungendo risultati di grande intensità.
Formatosi nella cultura dei valori plastici, é stato vicino a Guido Galletti, per poi sviluppare un suo personale linguaggio nel quale la rarefazione e la scarnificazione delle forme, giunge negli anni ottanta ad esiti astratto geometrici di forte valenza simbolica.
Artista molto attivo in ambito religioso, ha eseguito altari, fonti battesimali ed arredi per oltre trenta chiese a Genova, per il santuario di Nostra Signora di Fatima a Roma, tombe e monumenti funebri nel cimitero di Staglieno e in altri cimiteri liguri.
Numerose anche le commissioni pubbliche, dal busto eseguito nel 1956 in memoria di Maria Mazzini (Genova, Piazza Corvetto) a quello di F.Gallino nella Biblioteca Gallino di Sampierdarena.
Sirotti ne rileva “il segno personalissimo che riesce a sovrapporre la sua idea di fede alle vicende espressive delle avanguardie. Senza tuttavia ignorarle, praticandole anzi con una attenzione sempre vivissima”.
La sua scultura Monaco è conservata alla GAM di Genova.

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