Genova 1890 – 1969
Attilio Agrone scultore ligure
Attilio Agrone discendente da una famiglia di decoratori in marmo, che aveva l’atelier a Genova, allievo all’Accademia Ligustica di Genova, dalla stessa nel 1927 fu nominato Accademico di Merito, classe scultura.
Si dedicò alla scultura in bronzo, creando anche oggetti ornamentali e sviluppando particolarmente la sua attività nell’ambito cimiteriale.
Nel 1910 partecipò al concorso per il Monumento del Mille e nel 1920 si recò Roma grazie la pensionato Duchessa di Galliera.
Sua è la bellissima metopa per la tomba Rodella a Staglieno.
Partecipò sporadicamente alle esposizioni della Promotrice e alle Sindacali d’anteguerra.
Espositore al Circolo Art. Tunnel Genova, Mostra di Bozzetti 1914; Società Promotrice di belle Arti di Torino 1921 e 1967;
Esposizione alla Promotrice di Belle Arti di Genova nel 1921,1924, 1937, 1938, 1967.
Tra le sue opere più conosciute: Calamaio l’onda, bronzo (1915) opera di evidente influsso liberty, ispirata ai modi di Edoardo De Albertis. L’opera appartiene al folto gruppo di sculture liguri, Baroni per citare la più copiosa produzione, dedicate all’associazione dei nudi maschili e femminili.
La sentinella, bronzo (1916), massiccia immagine d’un soldato della prima guerra mondiale. Per il senso di eroismo e di sofferenza che si avvicina alla tematica di Eugenio Baroni.
Tra le altre opere si ricordano: Adolescente, gruppo in gesso (1915); Pietà (1937); Senorita Grazianita (1939); Ballerina, bronzo, (1940) , Il martellatore, bronzo(1940), in quest’ultima opera confluiscono le più importanti qualità artistiche di Agrone: vigore, analisi, movimento e la affascinante sensazione dello sforzo umano elementi che collocano l’opera ai vertici della scultura ligure del Novecento.
La sua opera, ancora da indagare, muove dall’ambito bistolfiano per giungere a marcati esiti espressionistici.