Genova 1912-1987 

Giovanni Battista Semino pittore ligure

Giovanni Battista Semino dopo aver studiato all’Accademia Ligustica di Genova, risale al 1933 la sua prima presentazione in pubblico delle sue opere.
Fu artista poliedrico dedicandosi con ottimi risultati sia alla pittura che alla scultura e all’affresco.
Negli anni dell’immediato dopoguerra l’artista prende in carico lavori importanti come gli affreschi della navata centrale della Chiesa Parrocchiale di Statale (GE) eseguitinel 1947 e diversi restauri di affreschi presso l’Ospedale Duchessa di Galliera e l’Oratorio di Coronata (’46), ma l’Italia è allo stremo e la strada del successo è ancora da imboccare.
Per la scultura si può ricordare la Tomba Maratone presso il Cimitero monumentale di Staglieno.
Gli annui ’50 rappresentano un periodo l’eclettico artista esegue anche le vetrate del Santuario di N.S. di Fatima e il Battistero della già citata Chiesa di Maria SS. della Misericordia e S. Fede (mosaico e gruppo in bronzo).
Sempre presente la pittura da cavalletto, che Semino presenta in diverse mostre personali, e che inizia ad esportare anche oltreoceano
Nel 1961 partecipa alla “Mostra di Arti figurative” svolta a Torino nell’ambito delle commemorazioni per l’unità d’Italia.
Mentre lavora alla scultura, continua l’attività di pittore, allestendo mostre personali con cadenza grosso modo annuale e prevalentemente in via XX Settembre, tutte di successo sia di pubblico sia di critica. Alla fine degli anni ’60, Semino trasferisce lo studio nel rinomato “palazzo degli artisti” in via Montaldo (GE), dove può contare su locali appositi, in cui spazio e luce sono al servizio della creazione artistica.
Sono, questi, anni di successo professionale, ma anche di riconoscimenti ed onorificenze provenienti da più parti, a cui, per la verità, l’artista non dà affatto peso. L’unico attestato per il quale mostra interesse è quello dell’Accademia di S. Chiara, il solo riconoscimento della città di Genova al suo fruttuoso operato.
Tra le moltissime opere funerarie si ricordino le tombe Bunoli (Cristo in predicazione, bronzo) e Gambino (La Santa Madre col Bambino, bronzo), nonché i soavi angeli della tomba Negri (“Il Silenzio”, “la Preghiera” e “lo Spirito”), presso il cimitero di Staglieno, ove sorge, presso l’ingresso, anche il Monumento ai Caduti in Russia (1968).
Suoi affreschi sono conservati a Ceranesi, nel Santuario Nostra Signora della Guardia; a Genova nel Santuario della Madonna del Monte e nella cupola della Chiesa di Vignole Borbera.
Non solo affreschista di chiese, sue affreschi sono presenti nel salone di Palazzo Cambiaso a Genova.
Giovanni Battista Semino fu anche ricercato e apprezzato come ritrattista.
La sua intera produzione si può collocare nella scia della pittura tradizionale legata al realismo ottocentesco.

2016

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