Genova 1856 – 1928

Antonio Orazio Quinzio pittore ligure

Antonio Orazio Quinzio nato a in una famiglia di pittori, acquisì dal padre, Giovanni, studente e poi insegnante all’Accademia Ligustica di Bella Arti di Genova quelli che furono i primi rudimenti dell’arte pittorica ai quali seguì un perfezionamento sia a Genova sempre in senoall’Accademia, ma anche a Firenze e Roma.
Fu prevalentemente frescante anche se si conoscono alcune sue opere ad olio.
Opere nella tecnica dell’affresco: da ricordare gli episodi della storia genovese dipinti nel salone della Banca d’Italia a Genova e la Madonna del Soccorso nella cupola della chiesa di San Bartolomeo della Ginestra a Sestri Levante.
Scultore e pittore ereditò dal padre, Giovanni, la pennellata sciolta e ariosa che caratterizza le opere di grandi dimensioni, come le tempere del primo Novecento per il salone della Banca d’Italia di Genova (Trionfo dell’arte navale, Amor patrio, Intraprendenza dei Genovesi, Genova, coll. Banca d’Italia; studi preparatori a Genova, Accademia Ligustica) o gli affreschi per la chiesa di San Bartolomeo delle Ginestre a Sestri Levante e per quella dei Santi Martino e Benedetto a Pegli.

Antonio Orazio Quinzio, S.Bartolomeo di Ginestra a Sestri Levante

Un delicato realismo borghese informa invece le opere di formato ridotto e i ritratti (Ritratto di giovane donna, coll. privata)
Fu anche valente scultore, tra le sue opere: la statua allegorica della regione Liguria ubicata sul coronamento del sommoportico, in corrispondenza delle colonne del Vittoriano nella Capitale e le quattro statue raffiguranti gli Evangelisti collocate a Rapallo (Ge) presso i pilastri della Parrocchiale dei SS. Gervasio e Protasio.

Come scultore si ricordano la statua allegorica della regione Liguria posta sul coronamento del sommoportico, in corrispondenza delle colonne del Vittoriano di Roma

Galleria