Ceriana di Sanremo (IM) 1864 – Bordighera (IM) 1956
Giuseppe Ferdinando Piana pittore ligure
Giuseppe Ferdinando Piana dopo l’iniziale apprendistato con lo Zorn, nel 1882 si iscrive all’Accademia Albertina di Torino, allievo del Gamba e del Gastaldi.
Il suo esordio, sempre a Torino, con l’opera “Studio d’artista”, acquistata dal governo. In seguito espone alla Galleria Schultz di Monaco di Baviera su invito del pittore tedesco Boeing, allievo del Sargent.
Nel 1892 sposa a Milano Geltrude Zorn ed esegue numerosi viaggi di studio, specie in Spagna.
Verso il 1902 il suo trasferimento a Sesto San Giovanni. Inizia ad esporre alla Permanente di Milano del 1903, presentando il dipinto “Pace” assai apprezzato dalla critica, specie dal Previati.
Il mercante d’arte milanese Alberto Grubicy gli fece conoscere il pittore Giovanni Segantini.
Nel 1906 è invitato alla Mostra Nazionale di Milano, dove espone tre opere, “Mare dopo la pioggia”, “Cortile dei leoni in Granada”, “La danza delle olive”, acquistate dalla Galleria d’Arte Moderna.
Nel 1919 è presente alla Quadriennale di Torino con l’opera “Ultima onda”.
Nel 1912, per meriti artistici, viene nominato Socio Onorario dell’Accademia di Brera.
Data al 1925 la sua partecipazione alla Mostra Regionale d’arte ferrarese emiliana.
Frequenti le sue partecipazioni a numerose esposizioni internazionali.
Si dedica anche con successo all’affresco: ricordiamo a tal proposito l’incarico ricevuto dalla Regina Margherita per affrescare Villa Etelinda, a Bordighera.
Piana può essere considerato uno dei più grandi artisti del Ponente ligure: elogiato dalla critica del tempo ed anche dai colleghi pittori, egli però rimane sempre prudente, lontano da facili entusiasmi, quasi critico nei confronti della propria opera.
Alla fine si apparta nella sua villa a Bordighera, limitando la sua partecipazione alle esposizioni ufficiali. Appare quasi riflessivo nei confronti dei mutamenti che attraversano l’arte del Novecento.
Riprenderà sessantenne a dipingere con grande forza ed espressività, nel solco di una tradizione verista, impressionista, con caratteri ligustici.
Rassegne con sue opere sono state allestite a Bordighera nel 1933; presso la Galleria Martina a Torino nel 1937; una grande antologica, nel 1954, per festeggiare il suo novantesimo compleanno, presso il Palazzo del Parco a Bordighera.
Fra i suoi allievi ricordiamo il pittore Fernando Pelosini (1901-1982) al quale lascerà il suo materiale di studio. Tra le esposizioni citiamo la Mostra di Opere dei Maestri dell’Ottocento tenutasi a Milano, presso la Galleria Bolzani nel 1968. Qui l’artista presenta diverse opere: “Bordighera”, “Marina”, “Mare Mosso”, “Cavalleggeri”, ecc. Sue opere sono conservate presso la Galleria d’Arte Moderna di Milano, il Castello Sforzesco, di Milano, il Comune di Bordighera, la chiesa di Sant’Ampelio e in numerose collezioni pubbliche e private.