Laigueglia (SV) 1835 – 1883 

Benedetto Musso pittore ligure

Benedetto Musso inizialmente allievo del padre Giuseppe seguì poi i corsi all’Accademia Ligustica di Genova, studiando col pittore Giuseppe Isola che lo influenzò in senso accademico.
Nel 1864 il Musso partecipò alla Promotrice genovese dimostrando già un allontanamento dai canoni accademici ed avvicinandosi alle tematiche care alla Scuola Grigia genovese. L’incontro con Tammar Luxoro, sostenitore della neonata Scuola di paesaggio, lo indirizza verso la pittura verista cara ai grigi che si radunavano al Caffè dell’Omnibus, in via Lomellini.
Benedetto Musso espone alla Promotrice Genovese dal 1864 al 1882.
Al tonalismo dei Grigi unì la sua personale ricerca sulla luce, studiata sia come elemento naturale sia come veicolo di emozioni (Spiaggia, 1868; Pescatori in controluce, 1880 circa).
Le piccole figure che compaiono di frequente nei suoi ariosi paesaggi non compromettono l’equilibrio spaziale della composizione (Donna Erminia, 1874; Gli Innamorati ).
Espose inoltre alle mostre di Torino (1869,1874,1875), di Firenze (1870, 1872), di Milano (1877, Duetto-paesaggio, A solo-paesaggio) e di Napoli nel 1871 (Luna di miele, Studio dal vero, Spiaggia ligure) e nel 1874 (Fatto compiuto, Studii dal vero, Preliminari).

Nel 1870 viene eletto Accademico di Merito alla Ligustica. Numerose sue esposizioni a Roma e a Napoli; alcune sue opere furono acquistate dal Re Vittorio Emanuele II, dal Re Umberto I, dal Municipio di Genova.
Caratteristico della pittura del Musso è un tonalismo di marca impressionista; vi è poi l’inserimento nel paesaggio della figura, oltre ad una composizione dello spazio che gli deriva da una profonda conoscenza della pittura macchiaiola.
Questi elementi conferiscono a Benedetto Musso una particolare individualità artistica, pur rimanendo egli legato alla Scuola Grigia genovese.
Una sua mostra celebrativa, con molte opere e documenti fu ordinata da Vitaliano Rocchiero nel 1962 a Genova.
Sue opere presso la Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi, l’Accademia di Belle Arti di Urbino, l’Accademia di Belle Arti a Milano.
Dipinse, anche alcuni soggetti religiosi per la parrocchiale di Loano e per quella di Diano Castello.

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