Napoli 1881 – Genova 1930
Giuseppe Giglioli pittore ligure
Giuseppe Giglioli pittore, scultore e caricaturista detto “Cirillo”.
Trasferitosi giovanissimo a Genova, partecipò alle Promotrici e nel 1905 fu firmatario dell’atto costitutivo del “Gruppo dei Nove” con i fratelli Cominetti, E. Zuffo, E. Olivari, P. De Gaufridy ecc. Sue opere sono esposte alla GAM di Nervi e al Museo del Risorgimento di Genova.
“La ghirba” organo ufficiale della Quinta armata durante la guerra 15/18 fu diretta “con la penna e col pennello” dal futurista Ardengo Soffici avvalendosi, in qualità di illustratori, di De Chirico – Carrà – Guillermaz – Zamboni e dei nostri Giglioli e Canevari.
Fu stampata con frequenza settimanale a Mantova e Bergamo e con “La tradotta” fu tra i periodici di trincea più apprezzati.
Fu anche valente vignettista caricaturista.

Giornale delle Armate di Riserva ( V e IX ) può essere inserito nella rosa dei migliori Giornali di Trincea. Fantasioso, qualche volta grassoccio, aderente al suo programma “La guerra è amara, addolciamola con l’allegria” era un concentrato di risate e di buonumore. Una pagina era scritta dai militari, dove, secondo l’invito-programma del primo numero, allegria e buonumore, prelevati direttamente dalla bisaccia del soldato, dovevano rifornire il giornale per rendere la guerra meno amara. “La Ghirba”, ovvero la pelle, la vita fu diretto “con la penna ed il pennello” dal futurista Ardengo Soffici, che ne era anche l’ideatore, avvalendosi della collaborazione di illustratori del calibro di Giorgio De Chirico, Carlo Carrà, Guillermaz, Luigi Giglioli (pagina sopra), Attilio Mussino e, per il disegno di prima pagina, del Sergente Canevari o del caporale A. Zamboni.
Fu stampato con presenza settimanale prima a Castiglione delle Stiviere (Mantova), tipografia Bignotti & Figli; dal maggio 1918 a Bergamo dall’Istituto Italiano Arti Grafiche; dal 30 giugno a Ostiglia-Verona dalla Società A. Mondadori. Uscirono 29 numeri dal 7 aprile 1918 al 31 dicembre 1918.
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