Portici (NA) 1873 – Gand (B) 1965
Jules Pierre van Biesbroeck pittore che ha operato in Liguria
Jules Pierre van Biesbroeck nato in Italia nel 1873, figlio del pittore Jules Evarist Van Biesbroeck. si stabilì a Gand quando aveva due anni e, come suo padre, studiò all’Accademia di Belle Arti di Gand, esponendo il suo primo dipinto all’età di soli 14 anni.
Al suo debutto al Salon nel 1888, Van Biesbroeck creò uno scandalo con la sua opera su larga scala, Le lancement d’Argos, che raffigurava figure nude, che dovevano essere coperte con drappeggi per essere mostrate. Nonostante ciò, il giovane artista ha ricevuto una “menzione speciale”.
La prima testimonianza dell’attività di scultore è documentata nel 1900 quando all’ Esposizione Nazionale di Parigi la sua opera “Le peuple le pleure” ricevette un premio dalla giuria e l’anno dopo (1901) la medesima scultura venne premiata con la medaglia d’oro a Monaco di Baviera e poi a Milano nel 1910 dove l’artista ricevette il riconoscimento di Accademico di merito a Brera.


Dal 1914 si trasferì a Bordighera a villa “Own Nest” dove si dedicò sia alla scultura, suo primo interesse, e alla pittura di matrice impressionista con punte d’eccellenza per le tematiche orientaliste.
Tra le esposizioni più importanti: Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia nel 1922, Esposizione Quadriennale di Torino nel 1927.
Nel 1924 è documentata una sua personale a Milano, Galleria Pesaro con presentazione a catalogo di Vittorio Pica.
La prima esposizione di Van Biesbroeck nello stile orientalista avvenne con una visita in Nord Africa nel 1926, seguita da una visita in Algeria nel 1927, che cambiò radicalmente lo stile dell’artista poichè visse e lavorò ad Algeri dal 1929 al 1938, fondando uno studio, “La Volière”, che divenne famoso in tutta la città.
Nel 1934 incontrò ad Algeri in pittore di Bordighera Giuseppe Balbo con il quale strinse amicizia.
Due sue importanti sculture “Monumento a Jean Volder” e “Monumento a François Laurent” sono a Gand, altre nel Cimitero di Sanremo.
Altra sua scultura “ A nos morts” è oggi conservata al Museo d’Arte Moderna di Venezia.
Nel 1991 è stata ordinata a Firenze, Palazzo Muzzarelli-Crema, un’importante retrospettiva.




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