Bordighera (IM) 1902 – 1980
Giuseppe Balbo pittore ligure
Giuseppe Balbo ebbbe una formazione artistica presso l’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Andea Marchisio e Adolfo Wildt.
La sua pittura d’esordio è di ispirazione espressionistica con influenze strutturali cubo-futuriste.
Naturalmente s’interessò alla produzione artistica di tutti i pittori che vissero e lavorarono a Bordighera come Claude Monet, Pompeo Mariani, Friederich von Kleudgen, Hermann Nestel, Giuseppe Ferdinando Piana.
Ebbe anche una particolare e quanto mai soggettiva interpretazione del movimento di Novecento.
Sono documentati suoi viaggi i Europa e Africa che certamente hanno influito sulle sue inclinazioni artistiche.
Giuseppe Balbo fu artista a completo, infatti la sua attività spaziò dalla pittura ad olio all’acquarello, dal pastello al disegno e alla tecnica mista, all’incisione e alla scultura.
Nel 1950 fondò il premio di pittura “5 Bettole”, e nel 1952 organizzò, per primo in Europa, una mostra di Jackson Pollock, Arshile Gorky, Man Ray con le opere del Museo Guggenheim.
La stessa Peggy Guggenheim passò qualche giorno a Bordighera in occasione della mostra.
Nel 1965 fondò a Ventimiglia la Libera Accademia dei Fiori.
Fu anche impegnato organizzatore di eventi e manifestazioni artistiche nella Riviera di Ponente.
Balbo fu un maestro severo, segnatamente sul metodo, ma al contempo generoso e attento nel curare l’inclinazione dei suoi allievi; con questi Balbo andava in campagna a dipingere en plein air, a osservare e contemplare la bellezza della natura.
Nelle sue struggenti marine è evidente questo amore; le pennellate sono stese assai liberamente, a volte avvicinandosi agli stilemi dell’Informale, corrente dominante degli anni Cinquanta, che l’artista conosceva e apprezzava, tanto che realizzò una serie di acquarelli di stampo informale e astratto.
Nel 1984 gli fu dedicata un’importante mostra antologica a Bordighera nel Palazzo del Parco.