La mostra ripercorre la complessa e articolata esperienza artistica di Rubaldo Merello, uno dei maggiori pittori liguri del Novecento, alla luce di una nuova sensibilità critica. Se infatti una rilettura della sua opera era già stata avviata negli anni Settanta riconoscendone il risalto nazionale, la mostra di Palazzo Ducale intende far luce anche sul contesto storico in cui Merello si formò e all’interno del quale riuscì ad emergere.

Se da un lato infatti il confronto con i maggiori artisti dell’epoca, come Segantini, Previati, Pellizza da Volpedo e Nomellini permette di collocare le ricerche di Merello nell’ambito generale del Divisionismo, una più approfondita lettura critica consente dall’altro di individuarne una cifra del tutto originale, più introspettiva ed intima, legata al radicale e prolungato isolamento dell’artista prima a Ruta di Camogli, poi a San Fruttuoso e Portofino. Lì, nel suo personale microcosmo, egli trovò la concentrazione necessaria per una totale immersione nell’arte, e il paesaggio che costantemente ricompose nelle sue tele si trasformò ben presto nella rappresentazione di un più profondo paesaggio interiore. Sono chiare in questo senso le suggestioni simboliste e post-impressioniste, nonché le inquietudini estetiche della cultura fauve, all’epoca appena agli esordi. La straordinaria vicenda artistica e umana di Rubaldo Merello non può pertanto essere ridotta a un fenomeno di carattere locale, e la mostra di Palazzo Ducale, illustrando anche la sua attività di scultore e disegnatore, intende riconoscerne tutta l’importanza all’interno del Novecento.

A cura di Matteo Fochessati e Gianni Franzone

Sottoporticato
Palazzo Ducale
piazza Matteotti, 9
16123 Genova
Orario
dal martedì al venerdì: dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19,
sabato e domenica: dalle 10 alle 19
Aperture straordinarie
1 novembre, 8 dicembre, 26 dicembre, 1 gennaio, 6 gennaio: dalle 10 alle 19
Biglietti
intero 10€
ridotto 8€
ridotto speciale 5€
scuole 4€